Milano, fase 2. Runner con una voglia matta di tornare a correre su sentiero, dopo due mesi di prigionia tra asfalto e cemento, si scontrano con i piccoli comuni al lago e in montagna, terrorizzati all’idea di trovarsi invasi da orde di milanesi in cerca di un po’ di verde.
Possiamo prendercela con le autorità che si trincerano dietro ordinanze di dubbia legittimità, o comprendere, se non condividere, la preoccupazione per l’impossibilità di controllare così tante persone che tendono a prediligere sempre le stesse mete.
Tra lo scontro rabbioso con il sistema e una triste inattività c’è però, dal mio punto di vista, una terza via: rimanere positivi e collaborare con gli altri per semplificare la vita di tutti, senza rinunciare a quello che ci piace fare. Lo spazio a nostra disposizione è aumentato enormemente rispetto a una settimana fa e le possibilità sono tante: bastano un po’ di fantasia e di spirito di avventura, e magari resteremo anche piacevolmente sorpresi da quello che offre il territorio intorno a noi!
Innanzitutto, nessuno meglio di noi amanti della montagna può capire quanto sia importante limitare le emissioni, non solo in questo momento particolare, ma anche per il futuro. Spostamenti più brevi in auto, se non addirittura in bici, sono un contributo importante che ognuno di noi può dare all’ambiente, a prescindere da decreti e ordinanze.
Possiamo anche provare a puntare la sveglia un po’ prima al mattino, oppure portarci dietro la frontale e approfittare delle ore serali, soprattutto adesso che le giornate sono lunghe e calde: si tratta solo di cambiare in parte le proprie abitudini per ridurre l’affollamento di sentieri e piste ciclabili, lasciando le ore centrali della giornata alle famiglie con bambini, che non possono certo uscire con il buio.
Dove fare trail, dunque, senza andare in montagna? Vi propongo qualche soluzione nella vicina Brianza.
La Valle del Lambro. Risalendo il corso del fiume Lambro da Milano verso le sue sorgenti, nel triangolo lariano, si passa per il centro e per il parco di Monza – quest’ultimo a oggi (08/05/2020) chiuso al pubblico per emergenza covid-19 – e ci si inoltra in una Brianza collinare e verdeggiante, tutta da scoprire. Il primo parcheggio utile è a Biassono, all’angolo tra via Parco e via Madonna delle Nevi, oppure se ne trova un altro poco più avanti proseguendo lungo via Madonna delle Nevi con la ferrovia sulla destra. All’altezza di questo secondo parcheggio si attraversa la ferrovia e si prende la ciclabile verso sinistra. Si può seguire il corso del Lambro per una decina di chilometri, arrivando sino a Briosco. Si tratta di sentiero principalmente pianeggiante, con qualche saliscendi, ottimo anche per le mountain bike. Di facile accesso, questa ciclabile è molto frequentata durante il giorno. Al mattino presto e di sera, invece, potete scatenarvi indisturbati!
La Val Pegorino. Affluente del Lambro, il Rio Pegorino ha scavato una valle affascinante, selvaggia e poco frequentata, facilmente concatenabile alla ciclabile del Lambro per giri di corsa trail e mountain bike. Il parcheggio più comodo è a Macherio, in fondo a via Lambro, poco prima del ponte che attraversa appunto il fiume Lambro. Da qui si può prendere la ciclabile di cui sopra, oppure attraversare il ponte e dirigersi verso la Val Pegorino. L’attraversamento non è bellissimo: superato il ponte, si svolta a destra e si percorre un breve tratto di strada statale senza protezioni, per poi trovarsi sulla sinistra il sentiero. Lo si può percorrere inoltrandosi nella valle per circa 5 km, con un centinaio di metri di dislivello. Di sentieri, a dire il verso, se ne incrociano parecchi: per non sbagliare, bisogna cercare di rimanere il più vicino possibile al letto del Rio Pegorino, che si attraversa diverse volte. Sconsigliato in caso di piena, percorso divertentissimo nella stagione secca!
Montevecchia. Qui ci troveremmo già in territorio “proibito”, in quanto in provincia di Lecco; tuttavia sono abituata a pensare a Montevecchia come a un colle tutto brianzolo, facilmente raggiungibile anche da Usmate-Velate, in provincia di Monza e Brianza. Andando al mattino presto o la sera, in ogni caso, troverete una rete di sentieri e strade sterrate tutta per voi. Montevecchia è un vero parco giochi per la corsa come per la bici, con infiniti giri possibili. A oggi (08/05/2020) è chiuso il “sentiero dei guadi”, mentre gli altri percorsi sono accessibili e in buone condizioni. Il centro di Montevecchia è dominato dalla famosa chiesetta, la cui scalinata è spesso profanata dai runner in allenamento. Dietro alla chiesetta si apre un mondo di colline, vigneti e cipressi. (Scrivetemi in privato se volete qualche traccia gpx).
In attesa della libertà e della vera montagna, possiamo goderci queste piccole perle del nostro territorio. Buona corsa a tutti!
Come fare trail senza andare in montagna
8 Maggio 2020 by marta • Senza categoria Tags: brianza, corsa, impatto ambientale, lambro, milano, montagna, montevecchia, pegorino, percorsi, trail • 0 Comments
Milano, fase 2. Runner con una voglia matta di tornare a correre su sentiero, dopo due mesi di prigionia tra asfalto e cemento, si scontrano con i piccoli comuni al lago e in montagna, terrorizzati all’idea di trovarsi invasi da orde di milanesi in cerca di un po’ di verde.
Possiamo prendercela con le autorità che si trincerano dietro ordinanze di dubbia legittimità, o comprendere, se non condividere, la preoccupazione per l’impossibilità di controllare così tante persone che tendono a prediligere sempre le stesse mete.
Tra lo scontro rabbioso con il sistema e una triste inattività c’è però, dal mio punto di vista, una terza via: rimanere positivi e collaborare con gli altri per semplificare la vita di tutti, senza rinunciare a quello che ci piace fare. Lo spazio a nostra disposizione è aumentato enormemente rispetto a una settimana fa e le possibilità sono tante: bastano un po’ di fantasia e di spirito di avventura, e magari resteremo anche piacevolmente sorpresi da quello che offre il territorio intorno a noi!
Innanzitutto, nessuno meglio di noi amanti della montagna può capire quanto sia importante limitare le emissioni, non solo in questo momento particolare, ma anche per il futuro. Spostamenti più brevi in auto, se non addirittura in bici, sono un contributo importante che ognuno di noi può dare all’ambiente, a prescindere da decreti e ordinanze.
Possiamo anche provare a puntare la sveglia un po’ prima al mattino, oppure portarci dietro la frontale e approfittare delle ore serali, soprattutto adesso che le giornate sono lunghe e calde: si tratta solo di cambiare in parte le proprie abitudini per ridurre l’affollamento di sentieri e piste ciclabili, lasciando le ore centrali della giornata alle famiglie con bambini, che non possono certo uscire con il buio.
Dove fare trail, dunque, senza andare in montagna? Vi propongo qualche soluzione nella vicina Brianza.
La Valle del Lambro. Risalendo il corso del fiume Lambro da Milano verso le sue sorgenti, nel triangolo lariano, si passa per il centro e per il parco di Monza – quest’ultimo a oggi (08/05/2020) chiuso al pubblico per emergenza covid-19 – e ci si inoltra in una Brianza collinare e verdeggiante, tutta da scoprire. Il primo parcheggio utile è a Biassono, all’angolo tra via Parco e via Madonna delle Nevi, oppure se ne trova un altro poco più avanti proseguendo lungo via Madonna delle Nevi con la ferrovia sulla destra. All’altezza di questo secondo parcheggio si attraversa la ferrovia e si prende la ciclabile verso sinistra. Si può seguire il corso del Lambro per una decina di chilometri, arrivando sino a Briosco. Si tratta di sentiero principalmente pianeggiante, con qualche saliscendi, ottimo anche per le mountain bike. Di facile accesso, questa ciclabile è molto frequentata durante il giorno. Al mattino presto e di sera, invece, potete scatenarvi indisturbati!
La Val Pegorino. Affluente del Lambro, il Rio Pegorino ha scavato una valle affascinante, selvaggia e poco frequentata, facilmente concatenabile alla ciclabile del Lambro per giri di corsa trail e mountain bike. Il parcheggio più comodo è a Macherio, in fondo a via Lambro, poco prima del ponte che attraversa appunto il fiume Lambro. Da qui si può prendere la ciclabile di cui sopra, oppure attraversare il ponte e dirigersi verso la Val Pegorino. L’attraversamento non è bellissimo: superato il ponte, si svolta a destra e si percorre un breve tratto di strada statale senza protezioni, per poi trovarsi sulla sinistra il sentiero. Lo si può percorrere inoltrandosi nella valle per circa 5 km, con un centinaio di metri di dislivello. Di sentieri, a dire il verso, se ne incrociano parecchi: per non sbagliare, bisogna cercare di rimanere il più vicino possibile al letto del Rio Pegorino, che si attraversa diverse volte. Sconsigliato in caso di piena, percorso divertentissimo nella stagione secca!
Montevecchia. Qui ci troveremmo già in territorio “proibito”, in quanto in provincia di Lecco; tuttavia sono abituata a pensare a Montevecchia come a un colle tutto brianzolo, facilmente raggiungibile anche da Usmate-Velate, in provincia di Monza e Brianza. Andando al mattino presto o la sera, in ogni caso, troverete una rete di sentieri e strade sterrate tutta per voi. Montevecchia è un vero parco giochi per la corsa come per la bici, con infiniti giri possibili. A oggi (08/05/2020) è chiuso il “sentiero dei guadi”, mentre gli altri percorsi sono accessibili e in buone condizioni. Il centro di Montevecchia è dominato dalla famosa chiesetta, la cui scalinata è spesso profanata dai runner in allenamento. Dietro alla chiesetta si apre un mondo di colline, vigneti e cipressi. (Scrivetemi in privato se volete qualche traccia gpx).
In attesa della libertà e della vera montagna, possiamo goderci queste piccole perle del nostro territorio. Buona corsa a tutti!