Giro ad anello in Grignetta (24 km – 1990 m D+)
Da Abbadia Lariana a Rongio lungo il Sentiero del Viandante, salita al Rifugio Elisa (1515 m) dal sentiero 14, Buco di Grigna (1803 m), panoramico tratto di Traversata Alta, Canalino Federazione e vetta della Grigna Meridionale (2177 m). Discesa via Cermenati fino ai Piani Resinelli e strada carrozzabile fino a Abbadia Lariana.
Periodo: Giugno 2019
Partenza: Abbadia Lariana
Distanza: 24 km
Dislivello: 1990 m
Acqua: varie fontane a Rongio e nella prima parte del sentiero 14, poi più niente fino ai Piani Resinelli
GPX (clic dx, salva link con nome)
Per godersi la Grignetta in tutti suoi 2177 metri bisogna scalarla dalla base! Questo anello parte da Abbadia Lariana, sul lago di Lecco, e raggiunge la vetta della Grigna meridionale dal versante nord, per poi riscendere dalla più comune via di salita, la Cermenati, fino ai Piani Resinelli e da qui di nuovo ad Abbadia Lariana. Il percorso è bene indicato e non crea problemi di orientamento. Tuttavia bisogna considerare che la parte alta del giro, dal rifugio Elisa al Buco di Grigna e da qui alla vetta della Grignetta, presenta dei tratti molto tecnici che richiedono dimestichezza con ghiaioni sdrucciolevoli e roccette verticali attrezzate con catene. Se non si è più che sicuri della propria preparazione, meglio optare per un giro diverso.
Si lascia l’auto all’imbocco del sentiero del Viandante, nel comodo parcheggio in fondo a via per Castello ad Abbadia Lariana. Partendo molto presto al mattino – come consiglio in ogni caso di fare, per evitare il caldo e il bagno di folla lungo la Cermenati – si trova facilmente posto. Cominciamo a correre lungo il sentiero del Viandante, un percorso molto bello e ben segnalato che da Abbadia porta fino a Colico passando per boschi e paesini, a destra le ripide pareti delle montagne e a sinistra una vista stupenda sul lago.
La traccia gpx qui allegata abbandona per un tratto questo percorso, seguendo la strada asfaltata che passa poco più in alto.
Ma è la stessa cosa, potete anche limitarvi a seguire le targhette e i bolli arancione del Viandante fino a Rongio, punto di partenza per varie escursioni sulle Grigne. Troviamo qui una piazzetta con una fontanella e indicazioni per vari sentieri: dobbiamo prendere il numero 14, verso sinistra, per il Rifugio Elisa. I cartelli danno 3 ore da qui al rifugio, ma considerate che la prima parte del sentiero è una mulattiera quasi pianeggiante che di corsa si percorre molto velocemente. Io ho impiegato 2 ore da Abbadia Lariana al Rifugio Elisa, e non sono certo una scheggia.
Si segue ora senza possibilità di errore il sentiero n. 14, accompagnati per un tratto dal torrente Meria, che forma bellissime pozze e cascatelle. Dato che nella parte alta del giro non si troverà più acqua, consiglio di approfittare delle varie fontane in questo primo tratto e arrivare al rifugio con le borracce piene.
La salita nel bosco è lunga e faticosa, ma tutta all’ombra – soprattutto se si parte presto al mattino. L’altro vantaggio di una sveglia prima dell’alba è che passando per primi sul sentiero lo si trova affollato di camosci!
Il Rifugio Elisa si erge a 1515 m di altezza, arroccato sulle pareti scoscese delle Grigne con una bella vista sul lago. Se il sentiero fin qui è stato facile e comodo, oltre il rifugio cambia completamente faccia. L’ambiente si fa via via più selvaggio e alcuni tratti del sentiero 14, che continuiamo a percorrere fino al Buco di Grigna (1803 m), possono rivelarsi impegnativi. Con l’aiuto di qualche catena scendiamo in un franoso canalone, da attraversare con la massima attenzione. Occhio ai camosci, che non si fanno tanti problemi a smuovere sassi nei punti più pericolosi.
Superato il canalone, riprendiamo a salire e sbuchiamo finalmente su una cresta, dove la vista può spaziare sul lago e sulle caratteristiche guglie di calcare che rendono famosa la Grignetta. Proseguiamo lungo il sentiero, facendo attenzione a non perderlo di vista tra le roccette. Nei punti più difficili ci sono sempre delle catene con cui aiutarsi.
Arriviamo finalmente al Buco di Grigna, dove incrociamo la Traversata Alta – ossia il percorso che unisce le cime delle due Grigne, la Grigna meridionale alla nostra destra e quella settentrionale, con il Rifugio Brioschi, alla nostra sinistra. L’obiettivo oggi è la Grignetta, o Grigna meridionale, facilmente riconoscibile per il bivacco Ferrario che luccica in cima. Svoltiamo dunque a destra e prendiamo a correre lungo questo bellissimo tratto di sentiero panoramico e semipianeggiante.
La parte “corribile” della traversata ben presto finisce e il sentiero si trasforma in un faticoso ghiaione in salita, che diventa sempre più ripido via via che ci avviciniamo al canalino Federazione – il percorso attrezzato che con un ultimo strappo ci condurrà finalmente in cima alla Grignetta.
Di nuovo, consiglio di prestare molta attenzione, soprattutto in presenza di neve, e di evitare questo percorso se non ci si sente del tutto a proprio agio su roccette e catene. Il canale è infatti piuttosto verticale e impegnativo.
Mentre saliamo, non dimentichiamo di voltarci di tanto in tanto ad ammirare il panorama sulla traversata appena percorsa e sul Grignone, che si erge imponente alle nostre spalle.
Uscendo dal canalino Federazione incontriamo un’altra popolare via di salita alla Grignetta, la cresta Sinigaglia. La seguiamo, scalando le ultime roccette attrezzate – prima in discesa, poi di nuovo in salita – fino a raggiungere la vetta. Da qui la vista si apre a 360 gradi sulle valli e sulle montagne circostanti. La vetta è sempre molto affollata, ma nondimeno merita una bella pausa e una foto ricordo.
Per scendere attraversiamo l’ampia cima e imbocchiamo il ripido, soleggiato e noiosissimo sentiero da cui sale la maggior parte degli escursionisti, la Cermenati. Perdiamo rapidamente quota e arriviamo ai Piani Resinelli, a circa 1200 m di altezza. Seguiamo la strada asfaltata in discesa e attraversiamo l’enorme parcheggio ai piedi del Forno della Grigna, che nelle belle giornate troveremo pieno zeppo di auto con escursionisti e scalatori in partenza per i più svariati giri.
Alla fine del parcheggio svoltiamo a sinistra, lasciandoci sulla destra la chiesetta, poi svoltiamo a destra lungo via privata Bodoni. Da qui proseguiamo lungo questa strada, che diventerà poi via Campelli, sempre in discesa con le guglie della Grignetta che ci fanno da sfondo sulla destra.
La strada asfaltata diventerà poi una carrozzabile, i cui tornanti qua e là si possono tagliare con tratti di sentiero. All’altezza dei Campelli, dove troviamo tra l’altro una fontana, che a questo punto può tornare utile, troviamo anche le indicazioni per Abbadia Lariana. In ogni caso, su strada o su sentiero, perdiamo rapidamente i quasi 1000 metri che mancano per arrivare all’altezza del lago. Quasi sempre all’ombra, possiamo corricchiare tranquillamente in discesa fino alla macchina.
Gianluca
11 Giugno 2021 @ 12:03
Ciao!
La traccia GPX di questo percorso non si riesce a scaricare perchè da un errore !
Se riesci a rimetterla sarebbe fantastico
Grazie mille
Gianluca
marta
11 Giugno 2021 @ 15:51
Ciao Gianluca, prova adesso!