Anello con vista lago (23,5 km – 1600 m D+)

Da Cernobbio a Carate Urio lungo l’Antica Via Regina, salita al Colmegnone (1378 m) e ritorno via Bisbino e Monti Duello.

Periodo: Giugno 2019

Partenza: Cernobbio

Distanza: 23,5 km

Dislivello: 1600 m

Acqua: fontanelle lungo la via Regina, poi eventualmente si può acquistare al rifugio Murelli e al rifugio Bugone

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Anello con vista lago (23,5 km – 1600 m D+)

Un percorso a bassa quota, lungo la sponda del lago di Como riscaldata dal sole fin dalle prime luci dell’alba. Un percorso dunque adatto a una bella giornata d’inverno, piuttosto che alla torrida mattinata di giugno da me scelta. A chi volesse ripeterlo in estate, consiglio di partire prestissimo come ho fatto io, in modo da finire il giro a metà mattina e abbandonare l’affollato lungolago di Cernobbio fuggendo in direzione opposta al traffico dei turisti.

Per questo giro è essenziale scaricare la traccia gpx, perché l’Antica Via Regina non presenta alcun tipo di segnavia e anche dal Colmegnone al Bisbino ai Monti Duello la segnaletica è insufficiente a orientarsi.

Lasciamo l’auto a Cernobbio, nell’ampio parcheggio di via della Libertà. I primi posti, più vicini al lago, sono a pagamento a partire dalle 9, ma proseguendo verso il fondo del parcheggio si trovano anche delle strisce bianche. Al mattino presto c’è l’imbarazzo della scelta, mentre arrivando più tardi nel weekend sarà dura trovare posto.

Si parte in direzione lago e subito alla rotonda si svolta a sinistra in via Plinio. Qui dovremmo essere già sull’Antica Via Regina, anche se, come già detto, non ci sono indicazioni di alcun tipo. Affidandoci dunque alla traccia gpx, guadagniamo un po’ di quota passando un po’ sulla strada, un po’ su mulattiere tra le casette, con la vista che si apre via via sul lago. Superata Rovenna, si imbocca finalmente un vero e proprio sentiero, che tra vari saliscendi nel bosco e scorci panoramici conduce a Moltrasio.

Il paesino è incuneato nel fondo di un canyon, per cui dobbiamo seguire una ripida discesa, attraversare il borgo e risalire dall’altra parte. Diversi sentieri portano verso le montagne, ma per ora dobbiamo mantenerci in costa e proseguire lungo il lago verso Carate Urio. Il punto di riferimento qui è il grazioso santuario di Santa Marta, dove troviamo anche l’ultima fontana per il rifornimento d’acqua. Appena superato il santuario, si svolta a sinistra e si comincia la salita.

Possiamo seguire le indicazioni per la via dei monti lariani e per il Monte Carate. In ogni caso ci aspettano, senza possibilità d’errore, 700 metri di salita in meno di 3 km su una ripida mulattiera piuttosto faticosa e antipatica. Attraversiamo alcuni alpeggi, che ho trovato deserti e senz’acqua.

Il bivio per il Monte Colmegnone è l’unico facilmente riconoscibile in questo giro: un cartello indica verso destra il ripido sentiero fangoso (sconsigliato in caso di pioggia) che si stacca dalla mulattiera che stiamo percorrendo.

Ci aspettano, dal bivio, altri 300 metri di faticoso dislivello, ma per fortuna verso la fine il bosco si dirada e si sbuca su una bella cresta erbosa da cui la vista può spaziare a 360 gradi sulle montagnette circostanti e sul lago. Di fronte a noi finalmente intravediamo la croce di vetta del Colmegnone, verso cui ci dirigiamo senza possibilità d’errore seguendo il sentiero in cresta.

Arrivati in cima, con la maggior parte della salita ormai alle spalle, possiamo finalmente rilassarci e godere del panorama. Non durerà molto: dobbiamo imboccare il sentiero che scende verso sinistra, semplice e corribile, che in breve ci ricondurrà nel chiuso del bosco.

Ci lasciamo sulla destra l’agriturismo Roccolo San Bernardo, ai piedi del Colmegnone, e proseguiamo in discesa su facile mulattiera. Incrociando la strada che sale dal Rifugio Murelli, la imbocchiamo con una curva a gomito verso sinistra in direzione del rifugio, che superiamo lasciandocelo sulla sinistra. Proseguiamo più o meno in piano lungo la strada e superiamo anche il Rifugio Bugone.

Poco dopo, prendiamo il sentiero che si stacca a sinistra della carrozzabile – che comunque andremo a rincontrare, per cui volendo si può anche proseguire lungo la strada. Qui si trovano (finalmente!) delle indicazioni: seguiamo per il Monte Bisbino. Sbucando su una stradina asfaltata, via per il Bisbino, appunto, svoltiamo tutto a destra e proseguiamo in leggera salita. Al tornante successivo abbandoniamo la strada e prendiamo il sentiero che scende verso sinistra, superando il Rifugio Capanna Falco e proseguendo verso destra nella pineta. Anche qui, è necessario seguire la traccia gpx perché ci sono diversi sentieri e nessuna indicazione.

Dopo un tratto di discesa nel bosco, si incontra una mulattiera, da prendere verso sinistra. Si prosegue attraversando un alpeggio, poi sempre in leggera discesa seguendo la mulattiera. Immersi nel bosco, seguiamo le indicazioni per i Monti Duello e poi la mulattiera per Pievenello. Un ultimo tratto di sentiero, poi si attraversa un torrente e si entra in paese, superando un piccolo cimitero sulla destra. All’incrocio svoltiamo tutto a destra e prendiamo poi la stradina in discesa verso sinistra, via alla valle Armee. La percorriamo fino a incrociare via della Libertà, che imbocchiamo verso destra e seguiamo fino al parcheggio.