In una bella giornata invernale, con poche ore a disposizione e poca voglia di calpestare neve, optiamo per un giro sul lato più “collinare” del triangolo lariano, quello che si affaccia sul ramo comasco del lago.
Parcheggiamo nella piazza del municipio del piccolo comune di Caslino d’Erba. Si comincia a correre seguendo la strada asfaltata in salita, via Giacomo Matteotti. Si svolta a sinistra in via Cavour e, superando una piazzetta, si prosegue lungo via San Giuseppe fino a un bivio con indicazioni di sentieri vari, dove svoltiamo a sinistra. Attraversiamo un fiumiciattolo e svoltiamo tutto a sinistra lungo via San Salvatore, seguendo le indicazioni per l’omonimo eremo.
La strada, da asfaltata, diventa sterrata e poi sentiero. Si supera l’eremo San Salvatore senza vederlo, con un breve, divertente tratto semipianeggiante nel bosco, poi comincia la salita. Il sentiero ci deposita su una strada carrozzabile, il Sentiero della Dara, che seguiamo per circa un chilometro e mezzo. Arriviamo a un bivio dove teniamo la destra per salire al Monte Puscio (1130 m). Attenzione al km 5, dove il sentiero sembra andare verso destra ma bisogna in realtà salire verso sinistra! Uscendo dal bosco, la salita si fa sempre più ripida fino alla cima del Puscio.
Da qui prendiamo la dorsale che scende verso sinistra e possiamo corricchiare fino a Capanna Mara (1125 m), che superiamo, dirigendoci verso il Bolettone (1317 m) lungo l’affollato Sentiero delle Colme.
Superiamo anche questa cima e ci lanciamo in una divertente discesa, sempre seguendo il sentiero lungo la cresta fino a un crocevia di sentieri, chiaramente indicato. Qui si svolta tutto a destra, imboccando il Sentiero dei Faggi in direzione Palanzone. Ci aspettano adesso 3-4 km tutti da correre in falsopiano.
Arriviamo a un nuovo incrocio, dove imbocchiamo la stradina sterrata che prosegue più o meno in piano per duecento metri. Nuovo bivio, abbandoniamo la stradina e prendiamo il ripido sentiero che sale verso sinistra e che ci porterà in cima al Pizzo dell’Asino (1272 m).
Una divertente discesa nel bosco ci rideposita sulla strada, che di nuovo abbandoniamo per prendere il ripido sentiero verso il Palanzone (1436 m), ultima cima del giro. Superata la vetta, proseguiamo dritto tra qualche roccetta e prendiamo il sentiero che scende ripido verso sinistra, riguadagnando la strada che imbocchiamo verso sinistra.
Passiamo da una fontanella, dove finalmente possiamo riempire le borracce, e dal Rifugio Riella. Torniamo al crocevia da cui eravamo già passati, tra il Pizzo dell’Asino e il Palanzone, e imbocchiamo il sentiero in discesa seguendo le indicazioni per Caslino d’Erba. Seguiamo il sentiero e poi la strada, tutta in discesa, fino alla macchina.
Il lato comasco del Lario (22 km – 1500 m D+)
10 Dicembre 2018 by marta • Lario Tags: bolettone, capanna mara, caslino d'erba, como, corsa in montagna, lario, palanzone, puscio, riella, trail running, triangolo lariano • 2 Comments
Puscio – Capanna Mara – Bolettone – Sentiero dei Faggi – Pizzo dell’Asino – Palanzone
Periodo: Dicembre 2018
Partenza: Caslino d\’Erba (427 m)
Distanza: 22 km
Dislivello: 1500 m
Acqua: fontanella lungo la strada del Rifugio Riella, nell\’ultima parte del giro.
percorso in formato GPX (clic dx, salva con nome)
In una bella giornata invernale, con poche ore a disposizione e poca voglia di calpestare neve, optiamo per un giro sul lato più “collinare” del triangolo lariano, quello che si affaccia sul ramo comasco del lago.
Parcheggiamo nella piazza del municipio del piccolo comune di Caslino d’Erba. Si comincia a correre seguendo la strada asfaltata in salita, via Giacomo Matteotti. Si svolta a sinistra in via Cavour e, superando una piazzetta, si prosegue lungo via San Giuseppe fino a un bivio con indicazioni di sentieri vari, dove svoltiamo a sinistra. Attraversiamo un fiumiciattolo e svoltiamo tutto a sinistra lungo via San Salvatore, seguendo le indicazioni per l’omonimo eremo.
La strada, da asfaltata, diventa sterrata e poi sentiero. Si supera l’eremo San Salvatore senza vederlo, con un breve, divertente tratto semipianeggiante nel bosco, poi comincia la salita. Il sentiero ci deposita su una strada carrozzabile, il Sentiero della Dara, che seguiamo per circa un chilometro e mezzo. Arriviamo a un bivio dove teniamo la destra per salire al Monte Puscio (1130 m). Attenzione al km 5, dove il sentiero sembra andare verso destra ma bisogna in realtà salire verso sinistra! Uscendo dal bosco, la salita si fa sempre più ripida fino alla cima del Puscio.
Da qui prendiamo la dorsale che scende verso sinistra e possiamo corricchiare fino a Capanna Mara (1125 m), che superiamo, dirigendoci verso il Bolettone (1317 m) lungo l’affollato Sentiero delle Colme.
Superiamo anche questa cima e ci lanciamo in una divertente discesa, sempre seguendo il sentiero lungo la cresta fino a un crocevia di sentieri, chiaramente indicato. Qui si svolta tutto a destra, imboccando il Sentiero dei Faggi in direzione Palanzone. Ci aspettano adesso 3-4 km tutti da correre in falsopiano.
Arriviamo a un nuovo incrocio, dove imbocchiamo la stradina sterrata che prosegue più o meno in piano per duecento metri. Nuovo bivio, abbandoniamo la stradina e prendiamo il ripido sentiero che sale verso sinistra e che ci porterà in cima al Pizzo dell’Asino (1272 m).
Una divertente discesa nel bosco ci rideposita sulla strada, che di nuovo abbandoniamo per prendere il ripido sentiero verso il Palanzone (1436 m), ultima cima del giro. Superata la vetta, proseguiamo dritto tra qualche roccetta e prendiamo il sentiero che scende ripido verso sinistra, riguadagnando la strada che imbocchiamo verso sinistra.
Passiamo da una fontanella, dove finalmente possiamo riempire le borracce, e dal Rifugio Riella. Torniamo al crocevia da cui eravamo già passati, tra il Pizzo dell’Asino e il Palanzone, e imbocchiamo il sentiero in discesa seguendo le indicazioni per Caslino d’Erba. Seguiamo il sentiero e poi la strada, tutta in discesa, fino alla macchina.