Laghi di Lavagnina, trail e asfalto (31,4 km – 1150 m D+)
Periodo: Dicembre 2018
Partenza: Località Cirimilla (240 m)
Distanza: 31,4 km
Dislivello: 1150 m
Acqua: no
GPX (clic dx, salva link con nome)
Il parco Capanne di Marcarolo, sconosciuto ai più, offre un\’ampia scelta di percorsi “collinari”, con interessanti saliscendi su sentiero, sterrato e asfalto, ottimi per allenamenti medi e lunghi. Questo giro era stato programmato più corto, 23 km con salita al monte Tugello, ma è stato allungato per via di un sentiero reso impraticabile da un torrente in piena. Abbiamo quindi finito per correre oltre 30 km, di cui una parte significativa su strada asfaltata. Anche così è comunque un percorso interessante, molto bello nella prima parte, forse un po’ lungo e noioso nella seconda, ma perfetto per mettere nelle gambe un po’ di chilometri in poco tempo!
Si comincia da Località Cirimilla. Per arrivarci, digitare su Google maps “Agriturismo Cascina Cirimilla”. Si può parcheggiare nell’ampio spiazzo a destra della strada, generalmente semideserto.
Una volta lasciata l’auto, cominciamo a correre lungo la stradina in salita che si stacca a sinistra dalla strada principale da cui siamo arrivati. La percorriamo per poche centinaia di metri, fino a incontrare un sentiero (non in ottime condizioni) che sale verso sinistra. Seguiamo quest’ultimo sentiero, che ci fa rapidamente guadagnare quasi 200 metri di quota.
Arrivati a un bivio, prendiamo il sentiero in discesa seguendo le indicazioni per “Agriturismo Il Cucco”. Proseguiamo adesso in discesa fino a incrociare e attraversare il torrente Gorzente. Seguiamo ora la strada in leggera salita e, a un incrocio, svoltiamo tutto a destra. Percorriamo la strada fino a raggiungere il lago artificiale di Lavagnina.
Aggiriamo adesso il lago, tenendolo alla nostra destra, lungo una stradina sterrata di un paio di chilometri, piacevolissima per correre. Alla fine del lago incontriamo un bivio, dove teniamo la destra: dobbiamo rimanere bassi nella valle, seguendo il corso del torrente. Il sentiero è molto panoramico, anche se ora diventa più impervio e rende difficile la corsa.
Al km 11 avremmo dovuto svoltare a destra, attraversando il torrente per salire sul monte Tugello. L’attraversamento, tuttavia, ci è sembrato pericoloso per la portata d’acqua del torrente, dovuta probabilmente alla neve che si stava sciogliendo. Abbiamo dunque proseguito seguendo le indicazioni per il Valico degli Eremiti, fino a raggiungere, dopo circa un chilometro e mezzo di salita, una strada asfaltata.
A questo punto si prende la strada verso destra e la si percorre per 8 km – passano poche auto, ma bisogna prestare attenzione. Se nei primi chilometri corriamo agevolmente in piano, con pochi saliscendi, successivamente la strada ci porta a guadagnare parecchio dislivello, arrivando nel punto più alto a circa 800 metri.
Passiamo per un luogo storico, dove nel 1944 furono fucilati i partigiani della Benedicta. Ci sono un memoriale e anche un sentiero a loro dedicati. Verso il 21esimo chilometro incontriamo sulla destra una strada sterrata con l’indicazione per Località Cirimilla, 10,9 km. Da qui in avanti seguiamo sempre questa strada, ignorando una deviazione che troviamo poco dopo sulla sinistra, che ci riporterà fino al punto in cui abbiamo parcheggiato.
Le frequenti indicazioni per Località Cirimilla e i segnavia gialli ci aiutano a mantenere la retta via. I circa 10 km che mancano non sono tutti in discesa, ma troviamo ancora qualche saliscendi a cui conviene prepararsi psicologicamente. La strada può risultare un po’ noiosa, ma il paesaggio che ogni tanto si apre sulle montagne circostanti la rende comunque gradevole.
L’ultimo tratto asfaltato prima di arrivare alla macchina è quello che abbiamo percorso all’inizio del giro.
Collinare facile nel parco del Curone (30 km – 1100 m D+)
9 Marzo 2021 by marta • Altro Tags: brianza, colle brianza, collinare, corsa, corsa in montagna, curone, montevecchia, mountain bike, san genesio, santuario, sirtori, trail running • 2 Comments
In cerca di idee per macinare chilometri senza allontanarvi troppo da Milano? Questo giro è facile e tutto corribile, adatto anche alle mountain bike. Scaricate la traccia gpx per non impazzire a ogni incrocio!
Periodo: Marzo 2021
Partenza: Bevera di Sirtori
Distanza: 30 km
Dislivello: 1100 m
Acqua: fontana prima di San Genesio, a Mondonico e a Montevecchia
GPX (clic dx, salva link con nome)
La primavera si avvicina e, mentre i pro si preparano per le gare, io comincio a programmare nuovi percorsi ad anello per l’estate: un giro più epico dell’altro, alte vie, concatenamenti tra rifugi, passi a tremila metri… quale motivazione migliore per iniziare seriamente a mettere chilometri nelle gambe?
In attesa che la neve si sciolga e finisca il lockdown, vi propongo allora questo giro nel parco del Curone, che può tornare utile a chiunque si stia preparando per una gara lunga, maratona o trail che sia. Si tratta di un percorso tutto corribile, equamente diviso tra asfalto, sterrato e sentiero facile, fattibile anche in mountain bike. In effetti, per quasi tutte le salite sono stata accompagnata da simpatici ciclisti, che poi regolarmente perdevo alla prima discesa.
La partenza è da Bevera di Sirtori, all’altezza del bar Aurora, dove si può parcheggiare. Alla rotonda si svolta a sinistra verso Bevera di Barzago e poco dopo si prende a destra via Don Gaffuri, in leggera discesa. All’incrocio con via Valmara si svolta a destra e si prosegue in discesa per andare a prendere il sentiero sulla destra. (Memorizzare tutti gli incroci, in ogni caso, è impossibile: questo giro si può fare solo con la traccia gpx sull’orologio).
Questo sentiero ci porta alla frazione di Cologna, che attraversiamo seguendo la strada che sale in direzione Colle Brianza; svoltiamo poi tutto a destra, sempre in leggera salita, seguendo le indicazioni per Runcasc. Tra le due mulattiere bisogna prendere quella più alta.
All’incrocio svoltiamo tutto a sinistra, in direzione Runcasc, e proseguiamo su questa mulattiera fino a Piecastello. Attraversiamo il paese e alla rotonda prendiamo la seconda strada a sinistra, via Europa, che va percorsa per circa 3 km, tutti in salita, passando per Giovenzana e arrivando infine a Cagliano. Per un attimo si può tirare il fiato attraversando il paese in piano, ma subito si incontrano le indicazioni per San Genesio e si riprende a salire.
La strada diventa sterrata e al posto delle bici da corsa compaiono le mountain bike. Una provvidenziale fontanella permette un rifornimento di acqua freschissima prima dell’ultimo tratto di salita.
Al ristoro alpino in cima al monte di San Genesio (877 m) c’è sempre una folla di escursionisti e ciclisti, per cui mi fermo giusto il tempo di una foto e riparto subito per la parte più gustosa del giro: la discesa verso Mondonico. Dal ristoro alpino si scende verso la chiesa bianca e si segue il perimetro delle mura lungo il sentiero n. 1, sempre bene indicato.
Dopo neanche un chilometro il sentiero svolta tutto a destra e per Mondonico ci sono due varianti: a sinistra quella consigliata per le bici, mentre io che sono a piedi svolto a destra e, dopo un breve tratto di strada, continuo in facile discesa lungo il sentiero n. 1.
A Mondonico conviene fare di nuovo rifornimento d’acqua: c’è una fontanella all’inizio di via della Molgoretta. Si prosegue in piano per diversi chilometri, piuttosto noiosi a dire il vero, passando per Tre Strade, Monticello, Casternago. Poco prima di Roncaglia, si supera il torrente Molgora e si prende verso destra via Pianezzo, in direzione Montevecchia che si vede ora dritto davanti a noi. A Pianezzo si svolta a destra e, poco dopo, troveremo il sentiero n. 7 sulla sinistra. Bye bye asfalto!
Si segue questo sentiero fino a incrociare il cosiddetto sentiero dei guadi, particolarmente amato dai mountain-biker, che segue il corso del torrente Curone. Proseguiamo per duecento metri con il torrente sulla destra e prendiamo poi il sentiero n. 11 che svolta a destra, attraversa il torrente e sale verso Montevecchia.
Alla fine del sentiero ci troviamo nella località Belsedere (sic!) e proseguiamo lungo la strada in leggera salita, continuando sempre a salire verso il santuario di Montevecchia.
Il giro non è completo se non si percorre tutta la scalinata fino alla chiesa!
Dopo quest’ultima fatica, possiamo rilassarci e scendere a goderci la terrazza panoramica, da cui la vista spazia per tutta la Brianza fino a Milano. Troveremo qui una fontana e anche un bar: meglio riempire la borraccia, non ci sono altri punti acqua da qui alla macchina.
Lasciamo ora il centro di Montevecchia prendendo il vicolo sulla destra che ci riporta sulla strada principale. Scendiamo nel parcheggio e cerchiamo le indicazioni per il sentiero n. 2, in direzione Ca’ Soldato.
Questo sentiero, tutto in discesa, ci porta a una cascina in località Ca’ Soldato; teniamo la destra e seguiamo la mulattiera fino a raggiungere via Bagaggera, che imboccheremo verso destra. Dobbiamo ora risalire per andare a prendere quello che a mio parere è il sentiero più bello del parco del Curone, il sentiero dei cipressi.
Si prosegue rimanendo sempre alti lungo il profilo di queste belle colline, in un divertente e facile saliscendi, fino a incontrare di nuovo la strada asfaltata. Si imbocca la strada verso sinistra e la si segue per un breve tratto in leggera discesa, per poi prendere il cosiddetto sentiero dei sassi in discesa verso sinistra. Questo sentiero scende e poi risale, portandoci sulla via panoramica per Montevecchia.
Naturalmente non seguiremo le indicazioni per Montevecchia, ma quelle per Lissolo, che raggiungiamo dopo un ultimo tratto di blanda ma faticosa salita. Prendiamo ora il sentiero in discesa fino a Sirtori e, dopo la chiesa, svoltiamo tutto a destra.
Raggiunto il bivio nella foto, si prende via Resempiano e si prosegue sempre in leggera discesa, superando una zona industriale. All’incrocio si svolta a destra in via Lecco e in un attimo ci si ritrova a Bevera di Sirtori.