Il Cornizzolo, montagnetta di appena 1200 m, tra le prime che si incontrano arrivando da Milano, offre infinite possibilità di salita – ogni volta scopro un sentiero nuovo, un nuovo scorcio, un altro punto di vista.
Questo giro è facilissimo, richiede solo un paio d’ore ed è pensato per evitare il più possibile il fango, che dopo diversi giorni di pioggia può rappresentare un bel fastidio su questi sentieri.
Si parte da Eupilio, dove conviene lasciare l’auto in via Roma, alla base della strada in salita e vicino all’imbocco della pista ciclabile che percorre il perimetro del lago del Segrino. Ci scaldiamo le gambe con un chilometro e mezzo di ciclabile, che imbocchiamo in senso antiorario – ovviamente, per chi volesse aumentare la distanza, c’è sempre l’opzione di prenderla al contrario, percorrendo in questo caso circa 4 km prima dell’attacco del sentiero.
Correndo con il lago sulla sinistra, incontreremo sulla destra un sentiero con gradini di legno e indicazioni per Canzo. Lo seguiamo, dapprima in salita e poi con divertenti saliscendi nel bosco, fino appunto ad arrivare nel paesino di Canzo. Sbuchiamo su una strada in discesa, che percorriamo fino a un incrocio dove bisogna svoltare a destra, verso il centro. Continuiamo dritto fino alla piazza della chiesa, dove troviamo anche una fontana, incastonata nel muro che ci troviamo di fronte. Lasciandoci la chiesa sulla destra prendiamo la strada in salita verso la fonte di Gajum, bene indicata da cartelli marrone.
Arrivati alla fonte, ignoriamo la strada che sale verso sinistra e proseguiamo dritto. La strada, sempre in leggera salita, diventerà ben presto una mulattiera. Superiamo una sbarra e poco dopo troveremo sulla destra, molto ben indicato e facilmente riconoscibile, il sentiero n. 7 per il Cornizzolo. Ci sono anche altri sentieri senza indicazioni, ma questo è inconfondibile per i bolli e l’evidente cartello.
Il sentiero ci fa attraversare un torrentello e comincia poi a inerpicarsi lungo il versante nord-ovest del Cornizzolo. Inizialmente solo faticoso, il percorso diventa sempre più bello via via che si guadagna quota.
Si prosegue praticamente senza possibilità d’errore – a parte un bivio dove il sentiero spiana, e bisogna svoltare a destra lungo il percorso più evidente – fino a quando si esce dal bosco ritrovandosi nell’ampio pratone davanti al rifugio SEC.
A questo punto, a meno che il tempo sia davvero pessimo, vedremo a destra la croce di vetta del Cornizzolo. La raggiungiamo, seguendo il faticoso sentiero che ci porta a guadagnare velocemente i circa 100 metri che mancano, e poi è tutta discesa.
Lasciandosi la croce alle spalle, si scende lungo il ripido percorso della Direttissima, dapprima su roccette e poi lungo l’unico tratto che ho trovato fangoso in tutto il giro. La Direttissima, d’altra parte, è il sentiero più frequentato sul Cornizzolo e quando piove molto diventa quasi impraticabile per il fango.
In breve, comunque, si raggiunge la strada asfaltata, che in 6 km ci riporterà a Eupilio. Si tratta di una lunga, noiosa e velocissima discesa, accorciabile nella distanza (ma non necessariamente nel tempo di percorrenza) se si decide di prendere il sentiero che taglia i tornanti: in questo caso il fango e la necessità di far presto mi hanno spinto a rimanere sull’asfalto, seguendo la strada fino al B&B Gli Asinelli. A questo punto si può prendere la stradina in discesa a destra, poi mulattiera, per tagliare l’ultimo tornante e arrivare più velocemente in paese.
Cornizzolo da Eupilio (16 km – 960 m D+)
29 Maggio 2019 by marta • Lario Tags: canzo, ciclabile, cornizzolo, corsa in montagna, eupilio, fonte, gajum, lario, rifugio sec, segrino, trail running, triangolo lariano • 2 Comments
Periodo: Maggio 2019
Partenza: Eupilio (383 m)
Distanza: 16 km
Dislivello: 960 m
Acqua: si trova a Canzo, Gajum e lungo la strada in discesa verso Eupilio.
GPX (clic dx, salva link con nome)
Il Cornizzolo, montagnetta di appena 1200 m, tra le prime che si incontrano arrivando da Milano, offre infinite possibilità di salita – ogni volta scopro un sentiero nuovo, un nuovo scorcio, un altro punto di vista.
Questo giro è facilissimo, richiede solo un paio d’ore ed è pensato per evitare il più possibile il fango, che dopo diversi giorni di pioggia può rappresentare un bel fastidio su questi sentieri.
Si parte da Eupilio, dove conviene lasciare l’auto in via Roma, alla base della strada in salita e vicino all’imbocco della pista ciclabile che percorre il perimetro del lago del Segrino. Ci scaldiamo le gambe con un chilometro e mezzo di ciclabile, che imbocchiamo in senso antiorario – ovviamente, per chi volesse aumentare la distanza, c’è sempre l’opzione di prenderla al contrario, percorrendo in questo caso circa 4 km prima dell’attacco del sentiero.
Correndo con il lago sulla sinistra, incontreremo sulla destra un sentiero con gradini di legno e indicazioni per Canzo. Lo seguiamo, dapprima in salita e poi con divertenti saliscendi nel bosco, fino appunto ad arrivare nel paesino di Canzo. Sbuchiamo su una strada in discesa, che percorriamo fino a un incrocio dove bisogna svoltare a destra, verso il centro. Continuiamo dritto fino alla piazza della chiesa, dove troviamo anche una fontana, incastonata nel muro che ci troviamo di fronte. Lasciandoci la chiesa sulla destra prendiamo la strada in salita verso la fonte di Gajum, bene indicata da cartelli marrone.
Arrivati alla fonte, ignoriamo la strada che sale verso sinistra e proseguiamo dritto. La strada, sempre in leggera salita, diventerà ben presto una mulattiera. Superiamo una sbarra e poco dopo troveremo sulla destra, molto ben indicato e facilmente riconoscibile, il sentiero n. 7 per il Cornizzolo. Ci sono anche altri sentieri senza indicazioni, ma questo è inconfondibile per i bolli e l’evidente cartello.
Il sentiero ci fa attraversare un torrentello e comincia poi a inerpicarsi lungo il versante nord-ovest del Cornizzolo. Inizialmente solo faticoso, il percorso diventa sempre più bello via via che si guadagna quota.
Si prosegue praticamente senza possibilità d’errore – a parte un bivio dove il sentiero spiana, e bisogna svoltare a destra lungo il percorso più evidente – fino a quando si esce dal bosco ritrovandosi nell’ampio pratone davanti al rifugio SEC.
A questo punto, a meno che il tempo sia davvero pessimo, vedremo a destra la croce di vetta del Cornizzolo. La raggiungiamo, seguendo il faticoso sentiero che ci porta a guadagnare velocemente i circa 100 metri che mancano, e poi è tutta discesa.
Lasciandosi la croce alle spalle, si scende lungo il ripido percorso della Direttissima, dapprima su roccette e poi lungo l’unico tratto che ho trovato fangoso in tutto il giro. La Direttissima, d’altra parte, è il sentiero più frequentato sul Cornizzolo e quando piove molto diventa quasi impraticabile per il fango.
In breve, comunque, si raggiunge la strada asfaltata, che in 6 km ci riporterà a Eupilio. Si tratta di una lunga, noiosa e velocissima discesa, accorciabile nella distanza (ma non necessariamente nel tempo di percorrenza) se si decide di prendere il sentiero che taglia i tornanti: in questo caso il fango e la necessità di far presto mi hanno spinto a rimanere sull’asfalto, seguendo la strada fino al B&B Gli Asinelli. A questo punto si può prendere la stradina in discesa a destra, poi mulattiera, per tagliare l’ultimo tornante e arrivare più velocemente in paese.