Dove correre in pieno inverno, dopo abbondanti nevicate e successive gelate, per fare un po’ di sentieri evitando inutili rischi? Ecco un’idea per un giro veloce, tutto corribile e sotto i 700 metri di quota, con partenza da Lecco.
Si può parcheggiare davanti al Roadhouse di via Brodolini, lungo il lago di Garlate. Cominciamo a correre in direzione Lecco seguendo la piacevolissima pista ciclabile, che passa prima accanto allo stadio Bione, sotto la Valassina e poi per il borgo di Pescarenico. Attraversiamo l’Adda dal ponte Azzone Visconti, svoltiamo a sinistra e poi subito sulla destra prendiamo la stradina in salita con le indicazioni per il Parco del Barro. Dopo 3 km di corsa in piano ci aspetta la prima e più importante salita del giro, dal livello del lago a Pian Sciresa (420 m).
Imbocchiamo verso sinistra il comodo e semplice Sentiero di Mezzo che ci condurrà fino a Galbiate, passando ai piedi del Monte Barro, più o meno in piano con qualche saliscendi. Superiamo il fontanino da cui parte il Sentiero delle Creste e proseguiamo in discesa lungo la mulattiera, che diventa poi strada asfaltata. Attraversiamo Galbiate proseguendo lungo via Sant’Alessandro, lasciandoci l’oratorio sulla destra.
Si prosegue sempre dritto in direzione San Genesio – il percorso da qui seguirà in parte quello della storica corsa Galbiate-San Genesio. Man mano che ci lasciamo Galbiate alle spalle, dopo il cimitero, la strada comincia a salire.
Al km 9 svoltiamo a destra, continuando a salire lungo via delle Bazzone. Passando per Mozzana prendiamo via del Tuf, che comunque è la strada principale, e la seguiamo fino a incontrare, al km 10,2, un ampio sentiero che si inoltra nel bosco verso destra. Dopo poche centinaia di metri ci troviamo a un crocevia di sentieri: imbocchiamo quello che svolta tutto a sinistra, rimanendo più in basso. Quello a sinistra in salita porta a San Genesio e permetterebbe di aggiungere una decina di chilometri al giro, per chi avesse tempo e voglia.
Il sentiero ci porta, in circa 3 km di saliscendi nel bosco, fino alla spettrale Consonno – una sorta di Las Vegas incompiuta e abbandonata negli anni Sessanta, dove agli scheletri di bizzarri edifici fa da sfondo il Resegone. Se non ci siete mai stati vale la pena di vedere questa strana e inquietante città fantasma.
Da Consonno si scende in velocità lungo la strada asfaltata a tornanti che porta a Olginate, si attraversa l’Adda e si va a riprendere la ciclabile del lago di Garlate che da Vercurago ci ricondurrà a Lecco, dove abbiamo parcheggiato. Gli ultimi 3 km in piano, e a tratti in leggera salita, sono i più duri. In compenso questo tratto della ciclovia è il più bello in assoluto, con una bella vista, al di là del lago, sulla linea tra il Barro, Galbiate e Consonno che abbiamo appena percorso.
Dal lago di Garlate a Consonno (22,5 km – 700 m D+)
15 Febbraio 2019 by marta • Lario, Valsassina Tags: adda, barro, ciclabile, ciclovia, consonno, corsa in montagna, galbiate, giro invernale, inverno, lago di garlate, lecco, olginate, trail running, vercurago • 5 Comments
Periodo: Febbraio 2019
Partenza: Lecco
Distanza: 22,5 km
Dislivello: 700 m
Acqua: fontane nel parco del Barro e lungo il lago
GPX (clic dx, salva link con nome)
Dove correre in pieno inverno, dopo abbondanti nevicate e successive gelate, per fare un po’ di sentieri evitando inutili rischi? Ecco un’idea per un giro veloce, tutto corribile e sotto i 700 metri di quota, con partenza da Lecco.
Si può parcheggiare davanti al Roadhouse di via Brodolini, lungo il lago di Garlate. Cominciamo a correre in direzione Lecco seguendo la piacevolissima pista ciclabile, che passa prima accanto allo stadio Bione, sotto la Valassina e poi per il borgo di Pescarenico. Attraversiamo l’Adda dal ponte Azzone Visconti, svoltiamo a sinistra e poi subito sulla destra prendiamo la stradina in salita con le indicazioni per il Parco del Barro. Dopo 3 km di corsa in piano ci aspetta la prima e più importante salita del giro, dal livello del lago a Pian Sciresa (420 m).
Imbocchiamo verso sinistra il comodo e semplice Sentiero di Mezzo che ci condurrà fino a Galbiate, passando ai piedi del Monte Barro, più o meno in piano con qualche saliscendi. Superiamo il fontanino da cui parte il Sentiero delle Creste e proseguiamo in discesa lungo la mulattiera, che diventa poi strada asfaltata. Attraversiamo Galbiate proseguendo lungo via Sant’Alessandro, lasciandoci l’oratorio sulla destra.
Si prosegue sempre dritto in direzione San Genesio – il percorso da qui seguirà in parte quello della storica corsa Galbiate-San Genesio. Man mano che ci lasciamo Galbiate alle spalle, dopo il cimitero, la strada comincia a salire.
Al km 9 svoltiamo a destra, continuando a salire lungo via delle Bazzone. Passando per Mozzana prendiamo via del Tuf, che comunque è la strada principale, e la seguiamo fino a incontrare, al km 10,2, un ampio sentiero che si inoltra nel bosco verso destra. Dopo poche centinaia di metri ci troviamo a un crocevia di sentieri: imbocchiamo quello che svolta tutto a sinistra, rimanendo più in basso. Quello a sinistra in salita porta a San Genesio e permetterebbe di aggiungere una decina di chilometri al giro, per chi avesse tempo e voglia.
Il sentiero ci porta, in circa 3 km di saliscendi nel bosco, fino alla spettrale Consonno – una sorta di Las Vegas incompiuta e abbandonata negli anni Sessanta, dove agli scheletri di bizzarri edifici fa da sfondo il Resegone. Se non ci siete mai stati vale la pena di vedere questa strana e inquietante città fantasma.
Da Consonno si scende in velocità lungo la strada asfaltata a tornanti che porta a Olginate, si attraversa l’Adda e si va a riprendere la ciclabile del lago di Garlate che da Vercurago ci ricondurrà a Lecco, dove abbiamo parcheggiato. Gli ultimi 3 km in piano, e a tratti in leggera salita, sono i più duri. In compenso questo tratto della ciclovia è il più bello in assoluto, con una bella vista, al di là del lago, sulla linea tra il Barro, Galbiate e Consonno che abbiamo appena percorso.