La Liguria è una delle mie regioni preferite per correre in inverno: con il suo clima mite e i suoi spettacolari sentieri a picco sul mare, è la meta ideale per una gita in maniche corte, lontano dal freddo e dalla nebbia di Milano ma pur sempre a un paio d’ore d’auto. Per inaugurare la stagione trail 2022, il team Martas ha scelto la meravigliosa penisola di Portofino.
Il parcheggio di riferimento è davanti al santuario di Nozarego, poco fuori da Santa Margherita Ligure. Noi siamo arrivate verso le 10,30 e non abbiamo avuto problemi a trovare posto, mentre al ritorno, nel pomeriggio, il parcheggio era pieno. Partendo dal santuario, siamo già praticamente sui sentieri e non vediamo l’asfalto se non per pochi metri.
Qualche informazione di servizio: quasi tutto il percorso si svolge su facile sentiero, ma la parte più bella è un sentiero attrezzato (EE) con qualche punto un po’ esposto; non è assolutamente difficile, ma non è indicato per chi soffre di vertigini. Per quanto riguarda i punti acqua, ce ne sono diversi: noi abbiamo portato due flask piene per essere autonome, ma una sarebbe stata più che sufficiente. Nonostante si trovino molte indicazioni lungo il percorso, infine, consiglio di scaricare la traccia gpx, perché si incrociano davvero tanti sentieri e i cartelli da soli non bastano.
Per cominciare il giro, si passa sotto l’arco del santuario e si va a prendere la scalinata in salita in direzione Monte Croci di Nozarego. Si prende il secondo sentiero verso destra e, sempre seguendo le indicazioni e i bolli, senza difficoltà si sale fino alla cima di questo primo panettone – Monte Croci di Nozarego, 391 m. I sentieri sono molto curati e, in questo tratto, accessibili anche alle mountain-bike. Si prosegue poi lungo la strada in discesa, che ben presto diventa una bella mulattiera, in direzione San Rocco.
Abbandoniamo la mulattiera per prendere, sulla sinistra, il sentiero che sale verso il monte di Portofino, che con i suoi 610 m rappresenta il punto più alto del giro. La salita è davvero piacevole, su sentiero pulitissimo e mai troppo ripido.
La cima non è altro che un’ampia radura nel bosco, dove ci fermiamo giusto il tempo di metterci in maniche corte: il sole è caldo e la temperatura davvero primaverile. Attraversiamo la radura e, dalla parte opposta a quella da cui siamo arrivate, prendiamo il facile sentiero in discesa, privo di indicazioni, che in un attimo ci riporta sulla mulattiera per San Rocco. Qui troviamo la prima fontanella, ma abbiamo le flask piene e tiriamo dritto. Prendiamo poi il sentiero tutto a sinistra che scende verso San Rocco, con la vista che finalmente si apre sul mare e sul golfo di Camogli.
Comincia ora la parte più bella del giro, il sentiero che collega San Rocco a San Fruttuoso. A San Rocco troviamo un’altra fontana, ma anche qui non abbiamo bisogno di fermarci. Alla fine della discesa, con una curva a gomito svoltiamo tutto a sinistra e cominciamo a percorrere una stradina in cemento più o meno pianeggiante, tenendo il mare alla nostra destra e seguendo ora le indicazioni per San Fruttuoso. La stradina si trasforma ben presto in un sentiero e un cartello avverte dell’inizio del tratto EE.
Se già nel bosco abbiamo incontrato diversi escursionisti, questo tratto così panoramico risulta quasi sovraffollato. Per fortuna abbiamo trovato per lo più gruppi di persone molto educate, che vedendoci arrivare di corsa si sono fatte da parte e ci hanno lasciato passare senza brontolare.
Da San Rocco si percorrono circa 4 km di saliscendi, molto divertenti oltre che panoramici, dove i tratti attrezzati si alternano a facili e corribilissimi tratti su sentiero.
Alla fine del sentiero attrezzato, una noiosa ma breve salita nel bosco ci fa superare l’ultimo promontorio che ci separa dalla baia di San Fruttuoso, che finalmente raggiungiamo con una bella discesa.
La spiaggetta davanti all’abbazia, un vero gioiello raggiungibile solo a piedi o in traghetto, è piena di gente che si gode la bella giornata. Attraversiamo la spiaggia e prendiamo la scalinata che sale dalla parte opposta, seguendo le indicazioni per Torre Doria. Da qualche parte manchiamo un bivio e, senza volerlo, aggiungiamo un po’ di salita al nostro giro arrivando fino all’Agririfugio Molini.
La deviazione comunque ci piace: ci godiamo un’ultima immagine della baia di San Fruttuoso dall’alto e ci facciamo indicare da un altro runner il sentiero per Base Zero, dove ci ricongiungeremo al percorso che avevamo in mente. A un bivio, dove Base Zero è indicata sia a destra sia a sinistra, prendiamo il sentiero verso destra e con un mezzo chilometro di facile discesa raggiungiamo questo piccolo bivacco o area picnic – non abbiamo capito esattamente che cosa sia.
Da qui prendiamo il sentiero verso sinistra che, con qualche saliscendi, ci porta a un gruppetto di case servite da una strada in cemento. Troviamo anche qui una fontana e questa volta ne approfittiamo per rinfrescarci prima degli ultimi chilometri. Prendiamo poi la strada in discesa e proseguiamo fino a trovare le indicazioni per Nozarego.
Gli ultimi 3 km sono più o meno pianeggianti, con qualche saliscendi, su stradine e mulattiere. Nozarego è sempre indicata e ben presto compare anche il santuario, a indicare il punto esatto in cui abbiamo parcheggiato. Il tempo di cambiarci e siamo in spiaggia a Santa Margherita, a goderci il sole, il mare e la meritata birretta!
Anello di Portofino (20 km – 1400 m D+)
24 Gennaio 2022 by marta • Altro Tags: corsa in montagna, liguria, mare, nozarego, percorso trail, portofino, santa margherita, sentiero panoramico, trail, trail running • 0 Comments
Percorso spettacolare con vista mare in uno dei parchi naturali più belli d’Italia.
Periodo: Gennaio 2022
Partenza: Santuario di Nozarego (GE)
Distanza: 20 km
Dislivello: 1400 m
Acqua: fontane lungo tutto il percorso
GPX (clic dx, salva link con nome)
La Liguria è una delle mie regioni preferite per correre in inverno: con il suo clima mite e i suoi spettacolari sentieri a picco sul mare, è la meta ideale per una gita in maniche corte, lontano dal freddo e dalla nebbia di Milano ma pur sempre a un paio d’ore d’auto. Per inaugurare la stagione trail 2022, il team Martas ha scelto la meravigliosa penisola di Portofino.
Il parcheggio di riferimento è davanti al santuario di Nozarego, poco fuori da Santa Margherita Ligure. Noi siamo arrivate verso le 10,30 e non abbiamo avuto problemi a trovare posto, mentre al ritorno, nel pomeriggio, il parcheggio era pieno. Partendo dal santuario, siamo già praticamente sui sentieri e non vediamo l’asfalto se non per pochi metri.
Qualche informazione di servizio: quasi tutto il percorso si svolge su facile sentiero, ma la parte più bella è un sentiero attrezzato (EE) con qualche punto un po’ esposto; non è assolutamente difficile, ma non è indicato per chi soffre di vertigini. Per quanto riguarda i punti acqua, ce ne sono diversi: noi abbiamo portato due flask piene per essere autonome, ma una sarebbe stata più che sufficiente. Nonostante si trovino molte indicazioni lungo il percorso, infine, consiglio di scaricare la traccia gpx, perché si incrociano davvero tanti sentieri e i cartelli da soli non bastano.
Per cominciare il giro, si passa sotto l’arco del santuario e si va a prendere la scalinata in salita in direzione Monte Croci di Nozarego. Si prende il secondo sentiero verso destra e, sempre seguendo le indicazioni e i bolli, senza difficoltà si sale fino alla cima di questo primo panettone – Monte Croci di Nozarego, 391 m. I sentieri sono molto curati e, in questo tratto, accessibili anche alle mountain-bike. Si prosegue poi lungo la strada in discesa, che ben presto diventa una bella mulattiera, in direzione San Rocco.
Abbandoniamo la mulattiera per prendere, sulla sinistra, il sentiero che sale verso il monte di Portofino, che con i suoi 610 m rappresenta il punto più alto del giro. La salita è davvero piacevole, su sentiero pulitissimo e mai troppo ripido.
La cima non è altro che un’ampia radura nel bosco, dove ci fermiamo giusto il tempo di metterci in maniche corte: il sole è caldo e la temperatura davvero primaverile. Attraversiamo la radura e, dalla parte opposta a quella da cui siamo arrivate, prendiamo il facile sentiero in discesa, privo di indicazioni, che in un attimo ci riporta sulla mulattiera per San Rocco. Qui troviamo la prima fontanella, ma abbiamo le flask piene e tiriamo dritto. Prendiamo poi il sentiero tutto a sinistra che scende verso San Rocco, con la vista che finalmente si apre sul mare e sul golfo di Camogli.
Comincia ora la parte più bella del giro, il sentiero che collega San Rocco a San Fruttuoso. A San Rocco troviamo un’altra fontana, ma anche qui non abbiamo bisogno di fermarci. Alla fine della discesa, con una curva a gomito svoltiamo tutto a sinistra e cominciamo a percorrere una stradina in cemento più o meno pianeggiante, tenendo il mare alla nostra destra e seguendo ora le indicazioni per San Fruttuoso. La stradina si trasforma ben presto in un sentiero e un cartello avverte dell’inizio del tratto EE.
Se già nel bosco abbiamo incontrato diversi escursionisti, questo tratto così panoramico risulta quasi sovraffollato. Per fortuna abbiamo trovato per lo più gruppi di persone molto educate, che vedendoci arrivare di corsa si sono fatte da parte e ci hanno lasciato passare senza brontolare.
Da San Rocco si percorrono circa 4 km di saliscendi, molto divertenti oltre che panoramici, dove i tratti attrezzati si alternano a facili e corribilissimi tratti su sentiero.
Alla fine del sentiero attrezzato, una noiosa ma breve salita nel bosco ci fa superare l’ultimo promontorio che ci separa dalla baia di San Fruttuoso, che finalmente raggiungiamo con una bella discesa.
La spiaggetta davanti all’abbazia, un vero gioiello raggiungibile solo a piedi o in traghetto, è piena di gente che si gode la bella giornata. Attraversiamo la spiaggia e prendiamo la scalinata che sale dalla parte opposta, seguendo le indicazioni per Torre Doria. Da qualche parte manchiamo un bivio e, senza volerlo, aggiungiamo un po’ di salita al nostro giro arrivando fino all’Agririfugio Molini.
La deviazione comunque ci piace: ci godiamo un’ultima immagine della baia di San Fruttuoso dall’alto e ci facciamo indicare da un altro runner il sentiero per Base Zero, dove ci ricongiungeremo al percorso che avevamo in mente. A un bivio, dove Base Zero è indicata sia a destra sia a sinistra, prendiamo il sentiero verso destra e con un mezzo chilometro di facile discesa raggiungiamo questo piccolo bivacco o area picnic – non abbiamo capito esattamente che cosa sia.
Da qui prendiamo il sentiero verso sinistra che, con qualche saliscendi, ci porta a un gruppetto di case servite da una strada in cemento. Troviamo anche qui una fontana e questa volta ne approfittiamo per rinfrescarci prima degli ultimi chilometri. Prendiamo poi la strada in discesa e proseguiamo fino a trovare le indicazioni per Nozarego.
Gli ultimi 3 km sono più o meno pianeggianti, con qualche saliscendi, su stradine e mulattiere. Nozarego è sempre indicata e ben presto compare anche il santuario, a indicare il punto esatto in cui abbiamo parcheggiato. Il tempo di cambiarci e siamo in spiaggia a Santa Margherita, a goderci il sole, il mare e la meritata birretta!