Trail per un giorno di pioggia (22,5 km – 1200 m D+)
Un percorso per metà su strada e per metà su sentiero facile, adatto anche alle condizioni meteo più inclementi.
Civate – Località Pozzo – Suello – Cesana Brianza – Santuario Madonna della Neve – Alpe Carella – Rifugio SEC – Monte Rai (1259 m) – Bocchetta di San Miro – San Tomaso – Valmadrera – Civate
Periodo: Maggio 2021
Partenza: Civate, centro sportivo Baselone
Distanza: 22,5 km
Dislivello: 1200 m
Acqua: fontana all’alpe Carella, sul sentiero 1 verso San Tomaso e sulla mulattiera per Valmadrera
GPX (clic dx, salva link con nome)
Il cielo minaccia pioggia, un nuvolone nero avvolge il Cornizzolo, ma è pur sempre il primo maggio e a casa non si rimane! Cercando di stare il più possibile su strada e il meno possibile in quota, con Meme abbiamo messo insieme questo percorso facile e veloce, ma allenante.
Partiamo dal centro sportivo Baselone a Civate e risaliamo la valle dell’Oro prendendo l’omonima via in salita verso sinistra. Poco meno di un chilometro di strada e troveremo sulla sinistra il sentiero n. 10 per San Pietro. Si segue questo sentiero fino alla fontanella, poi, anziché salire verso San Pietro, si svolta a sinistra proseguendo lungo la mulattiera in discesa.
Passiamo per la Località Pozzo e continuiamo a seguire il nostro facile sentiero in leggera discesa fino a Suello. Si prosegue poi in leggera salita lungo la strada asfaltata, superando Suello e arrivando a Cesana Brianza. Passiamo a destra del piccolo parco del Roccolo e da qui ricomincia lo sterrato. Sempre dritto, ora su sentiero, fino al santuario Madonna della Neve.
Senza superare il santuario, bisogna prendere il sentiero un po’ nascosto che sale verso destra, seguendo le indicazioni per il Cornizzolo. Si sale per poco lungo una strada sterrata e, al tornante, si prende il sentiero che prosegue dritto nel bosco. Basta ora continuare lungo questo sentiero fino a incrociare la strada a tornanti che da Eupilio sale verso il Cornizzolo e seguirla fino al rifugio SEC (1050 m).
Dal rifugio si continua lungo la strada in direzione del monte Rai. Sulla destra si stacca il sentierino che porta in vetta (1259 m): lo seguiamo fino a raggiungere la piccola croce e, poco più in basso, la madonnina che domina la valle immersa nella nebbia. Il monte Rai è un panettone erboso che non presenta alcun rischio, anche nelle condizioni meteo peggiori!
Dalla croce svoltiamo tutto a sinistra e scendiamo fino alla bocchetta di San Miro, alla base del Rai. Da qui si prende il sentiero in discesa verso destra, molto fangoso ma privo di altre difficoltà. Perdiamo quota fino a Cascina Rotta (1091 m) e continuiamo a scendere lungo il sentiero 1 per San Tomaso.
A un nuovo crocevia si prenderà il sentiero 5, sempre seguendo le indicazioni per San Tomaso. Una volta a San Tomaso, si continua lungo la facile mulattiera che scende verso Valmadrera.
La mulattiera ci porta alla frazione Belvedere, da dove si prende la strada in discesa fino a Valmadrera. Da qui mancano solo un paio di chilometri in piano: seguendo la traccia gpx per vicoli e stradine si arriva ben presto alla macchina.
Cornizzolo con la neve (15 km – 1100 m D+)
11 Dicembre 2021 by marta • Lario Tags: brianza, civate, cornizzolo, corsa in montagna, lario, neve, percorso invernale, percorso trail, pesora, rifugio sec, trail running, triangolo lariano • 0 Comments
Percorso facile e sicuro anche con i sentieri innevati. Vista spaziale a trecentosessanta gradi!
Civate – Località Pozzo – Suello – Cesana Brianza – Santuario Madonna della Neve – Alpe Carella – Monte Pesora – Monte Cornizzolo (1241 m) – Rifugio SEC – sentiero 11 per Civate.
Periodo: Dicembre 2021
Partenza: Civate, parcheggio via Cerscera
Distanza: 15 km
Dislivello: 1100 m
Acqua: portare scorta per tutto il giro.
GPX (clic dx, salva link con nome)
Povero Cornizzolo, lo usiamo sempre come ripiego quando le condizioni impediscono di andare altrove! Eppure questa montagna di altezza modesta, davvero a due passi da Milano, offre una rete di sentieri facili e sicuri, perfettamente segnati, e una vista che, nelle giornate limpide, spazia dal lago di Como fino al Monte Rosa e al Monviso.
Ve l’ho proposto in tutte le salse: in versione notturna (Cornizzolo di Natale), con la nebbia in autunno (Dai Corni di Canzo al Cornizzolo) e persino con la pioggia (Trail per un giorno di pioggia). Mancava giusto un Cornizzolo con la neve fresca! Dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi, io e Marta abbiamo optato per questo giro breve, semplice ma panoramico. La partenza è dal solito parcheggio in via Cerscera a Civate, da dove si comincia a salire lungo la strada verso la Località Pozzo.
Una volta alla Località Pozzo, dove quasi tutti i sentieri sono indicati verso destra, noi prendiamo la stradina pianeggiante verso sinistra, che seguiamo fino a Suello. Da qui si continua lungo la strada asfaltata fino a Cesana Brianza: un paio di chilometri noiosi, ma veloci. In salita ora, si supera il piccolo parco del Roccolo e finalmente ricomincia lo sterrato. Un sentiero in salita ci porta, senza possibilità d’errore, al santuario Madonna della Neve.
Senza superare il santuario, bisogna prendere il sentiero un po’ nascosto che sale verso destra, seguendo le indicazioni per il Cornizzolo. Si sale per poco lungo una strada sterrata e, al tornante, si prende il sentiero che prosegue dritto nel bosco in direzione Campora. Basta ora continuare lungo questo sentiero fino a incrociare la strada a tornanti che da Eupilio sale verso il Cornizzolo.
La strada, monotona e mai troppo ripida, si presta bene agli allenamenti di corsa. Noi oggi preferiamo salire camminando lungo il sentiero che taglia i tornanti. Incontriamo però parecchie persone che stanno salendo o scendendo dalla strada, anch’essa innevata più o meno come il sentiero.
Sbucando dal bosco, veniamo aggredite da raffiche di vento e, bardandoci quanto possibile, attacchiamo la cresta del monte Pesora. L’alternativa qui, in caso di cattivo tempo, è proseguire lungo la strada che porta dritto al rifugio SEC. La salita diventa più ripida, ma mai esposta o pericolosa. A 1000 metri di quota ci sono forse 10-15 cm di neve: il vento sale dal lago e ha quasi del tutto ripulito il lato sinistro della montagna, accumulando la neve in cresta e sul lato destro.
Raggiungiamo e subito abbandoniamo la cima del Pesora, dove si fatica a rimanere in piedi da quanto è forte il vento. Proseguiamo lungo il sentiero in discesa e vediamo di fronte a noi la nostra meta, il Cornizzolo.
Un’ultima salitella ci porta alla croce di vetta, provvidenzialmente collocata su un grosso blocco di cemento che offre riparo dal vento. Da qui ci godiamo la vista dell’intero arco alpino, dalle prealpi lombarde fino al Rosa e al Monviso. L’idea era quella di proseguire verso il Rai e il Corno Birone, ma il percorso sarebbe tutto in cresta e con questo vento ci passa la voglia.
Scendiamo allora al rifugio SEC e, da qui, andiamo a prendere il sentiero 11 per Civate. L’alternativa è il sentiero 10, che scende tutto nel bosco passando per l’abbazia di San Pietro; l’11 rimane più aperto e rientra nel bosco solo nel tratto finale. Entrambi i sentieri comunque sono ben segnati e, oggi, piuttosto fangosi.
Tra qualche scivolata nel fango e tratti in cui dobbiamo rallentare per la neve ghiacciata, arriviamo senza difficoltà alla Località Pozzo e, da qui, torniamo sui nostri passi fino alla macchina.