Grignone, anello basso San Calimero-Pialeral (21 km – 1200 m D+)

Periodo: Gennaio 2019

Partenza: Balisio, Ballabio (circa 700 m)

Distanza: 21 km

Dislivello: 1200 m

Acqua: fontana al Pialeral

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Per una corsetta invernale sul Grignone, nella speranza di evitare per quanto possibile freddo, neve e ghiaccio, ci siamo inventati questo facile anello con partenza da Balisio, passando per Pasturo, Rifugio Riva, San Calimero, traversata bassa e Pialeral. Un giro raccomandato per l\’esposizione favorevole (i traversi prendono il sole per tutta la mattina), anche se i ramponcini vanno sempre tenuti nello zainetto – si sale oltre i 1500 m e il ghiaccio non manca!

A Balisio si può parcheggiare alla Tamoil, lungo la statale che da Ballabio porta verso Pasturo. Noi, intenzionati a fermarci per pranzo all\’Alva (la bottega con ristorante self-service sulla statale), abbiamo superato il benzinaio e lasciato l\’auto al parcheggio riservato appunto ai clienti dell\’Alva.

Da qui si torna indietro per pochi metri lungo la strada (attenzione alle auto!) e si prende la stradina sterrata che sale a destra – la maggior parte degli escursionisti la percorre in macchina fino alla cappelletta. Si riesce tranquillamente a correre con pendenza moderata, guadagnando un centinaio di metri fino appunto alla cappelletta-parcheggio. Poco prima, a meno di 2 km dalla partenza, lasciamo la via maestra e imbocchiamo il sentiero in salita che si diparte a destra della strada.

Dopo un primo tratto in salita cominciamo a perdere quota e ci godiamo un paio di chilometri in facile discesa verso Pasturo; attraversiamo il paese, ignorando i vari sentieri che si staccano a sinistra verso il Grignone. Percorriamo via Casera fino a incontrare le indicazioni per la ZacUp. Continuiamo lungo la stessa strada, ora in salita, e dopo due tornanti imbocchiamo il sentiero che si stacca con una curva a gomito verso destra. Saliamo per un tratto nel bosco e sbuchiamo in un bell\’alpeggio, ampio e soleggiato. Lo attraversiamo continuando a salire.

Troviamo le indicazioni per il Rifugio Riva, poco distante ma da cui non si passa. Proseguiamo lungo una salita sempre più ripida e incontriamo finalmente le indicazioni per traversata bassa e San Calimero, la nostra meta. Seguiamo i cartelli, anche se ormai il sentiero è uno solo, inequivocabilmente in salita fino all\’inconfondibile tetto rosso della chiesetta di San Calimero (1495 m).

Da qui seguiamo la traversata bassa, bene indicata, verso il Pialeral. Sono possibili un paio di varianti: noi abbiamo sempre scelto il sentiero che passava più in alto. Il punto più panoramico del giro è quello subito dopo San Calimero, quando a una svolta ci si trova davanti il Grignone in tutta la sua imponenza. Nel punto più alto della traversata arriviamo sopra i 1500 m – nel bosco abbiamo trovato parecchio ghiaccio, prestate attenzione se ripetete il percorso in inverno.

Da San Calimero al Pialeral sono circa 3 km di saliscendi, per lo più semplici e corribili; dal Pialeral proseguiamo in discesa fino a incontrare le indicazioni per la traversata bassa, che seguiamo per altri 2 km; arrivati nel punto più basso, poco dopo avere attraversato il torrente e all\’altezza del km 17 del giro, troveremo un sentiero che si stacca sulla sinistra e che ci condurrà sulla via \”normale\” che collega il Pialeral con Balisio. Alla cappelletta-parcheggio ci ricongiungiamo con la strada percorsa all\’andata, che seguiamo a ritroso fino alla macchina.

Essendo un giro abbastanza breve e consigliabile per la stagione fredda, non dovremmo trovarci ad avere bisogno di acqua. Nel caso, tuttavia, ricordiamoci che poco prima del Pialeral c\’è una fontana, seminascosta in uno spiazzo erboso in alto a destra rispetto al sentiero, dietro a un capanno. Altre fontane si trovano solo verso l\’inizio e verso la fine del giro.