Moregallo tecnicissimo (11,5 km – 1125 m D+)
Da Valmadrera a San Tomaso lungo il Sentiero delle Vasche, fonte di Sambrosera, Canalone Belasa fino in vetta al Moregallo e discesa dal Sentiero Paolo e Eliana.
Periodo: Aprile 2019
Partenza: Valmadrera (237 m)
Distanza: 11,5 km
Dislivello: 1125 m
Acqua: sorgente Sambrosera, a metà strada
GPX (clic dx, salva link con nome)
Oggi vi propongo un giro molto divertente, dove più che correre… si scala! Per arrivare in cima al Moregallo, forse la montagna più aspra di tutto il triangolo lariano, abbiamo scelto il percorso in assoluto più tecnico tra i molti possibili: sentieri attrezzati, roccette tutte da arrampicare e una discesa davvero ostica. Consigliato solo a chi si senta completamente a proprio agio in questo tipo di ambiente, non adatto a chi soffre di vertigini.
Partiamo da Valmadrera, lasciando l’auto nell’ampio parcheggio di via San Rocco. Proseguiamo di corsa lungo via San Rocco e svoltiamo a sinistra in via della Pace, seguendo le indicazioni per il santuario di San Martino. Dopo un tratto di mulattiera in salita, troviamo le indicazioni per il Sentiero delle Vasche verso destra.
Percorriamo questo divertente percorso attrezzato che risale il corso del torrente Inferno passando ora a destra, ora a sinistra, ora in mezzo alle sue pozze. Sconsigliato in caso di forti piogge: il livello dell’acqua deve essere piuttosto basso se si vuole arrivare alla fine con i piedi asciutti. Il sentiero è ben segnalato da bolli bianco-rossi; nei punti più difficili si trovano catene e anche qualche staffa per i piedi. Quando vi troverete davanti una freccia rossa con l’indicazione “uscita”, seguitela: il sentiero prosegue poco più in alto, allontanandosi dal corso d’acqua.
Una salita piuttosto ripida nel bosco vi condurrà alla stradina per San Tomaso: è sufficiente seguire i cartelli e la comoda mulattiera in leggera discesa fino all’alpeggio. A San Tomaso superiamo i tavoli per picnic e prendiamo a sinistra il sentiero n. 5 per Sambrosera.
Il sentiero sale dolcemente fino, appunto, alla fonte di Sambrosera, da cui si dipartono diversi sentieri. Seguiamo il cartello che ci manda a sinistra verso il canalone Belasa, indicato ingenerosamente come EE – potrebbe figurare come EEA, è un percorso più alpinistico che escursionistico. Il canale è attrezzato con catene e richiede un po’ di dimestichezza con l’arrampicata. Velocemente si guadagna quota, mentre alle nostre spalle si apre una bella vista sul lago di Garlate.
Il canale, inizialmente molto stretto, si allarga, continuando a salire per un ripido pratone – anche questo sconsigliato in caso di pioggia, l’erba può diventare molto scivolosa. Superiamo due sentieri che, uno dopo l’altro, tagliano la nostra ripida salita e proseguiamo verso la cresta. Dobbiamo imboccare verso destra il terzo sentiero che incontriamo, e dopo qualche altro salto attrezzato con catene sbuchiamo finalmente sulla vetta del Moregallo (1276 m). Alle nostre spalle i corni di Canzo, di fronte le Grigne e il Resegone. Superiamo la madonnina e, poco più in basso, una croce decorata con bandierine tibetane, e proseguiamo in discesa fino alla bocchetta di Sambrosera.
Da qui si può arrivare rapidamente alla fonte di Sambrosera prendendo la ripida discesa a destra. Noi invece proseguiamo dritto per il Sentiero Paolo e Eliana, rimanendo in quota e ammirando il paesaggio che si apre sul lago di Lecco alla nostra sinistra. Un ultimo tratto di salita ci porta a una bocchetta, dove prendiamo il ripido sentiero in discesa verso destra. Percorriamo gli stretti tornanti prestando attenzione non solo a non scivolare, ma anche a non perdere la retta via – il sentiero è bene indicato per chi lo percorre in salita, un po’ meno per chi scende.
Al bivio successivo seguiamo le indicazioni per il Sentiero Paolo e Eliana e poi per Valmadrera. Finalmente la pendenza diminuisce e l’ultimo tratto nel bosco diventa più corribile. Quando sbuchiamo sul sentiero 6-7 che arriva dalla frazione Belvedere di Valmadrera, svoltiamo a sinistra e proseguiamo in discesa. Al bivio, conviene svoltare a destra, seguendo il comodo sentiero che in breve conduce alla mulattiera, all’altezza della fontanella e della madonnina. La traccia qui allegata segue il meno comodo sentiero che scende dritto, e arrivando alla strada svolta a destra in leggera salita fino alla stessa fontanella e madonnina. Da questo punto, in ogni caso, si prosegue lungo la mulattiera in discesa, seguendo poi la strada asfaltata in discesa e attraversando Valmadrera per tornare al parcheggio.
Trail per un giorno di pioggia (22,5 km – 1200 m D+)
3 Maggio 2021 by marta • Lario Tags: alpe carella, civate, cornizzolo, corsa in montagna, lario, madonna della neve, percorso, rai, rifugio sec, salita cornizzolo, san tomaso, strada, trail running, triangolo lariano, valle dell'oro, valmadrera • 0 Comments
Un percorso per metà su strada e per metà su sentiero facile, adatto anche alle condizioni meteo più inclementi.
Civate – Località Pozzo – Suello – Cesana Brianza – Santuario Madonna della Neve – Alpe Carella – Rifugio SEC – Monte Rai (1259 m) – Bocchetta di San Miro – San Tomaso – Valmadrera – Civate
Periodo: Maggio 2021
Partenza: Civate, centro sportivo Baselone
Distanza: 22,5 km
Dislivello: 1200 m
Acqua: fontana all’alpe Carella, sul sentiero 1 verso San Tomaso e sulla mulattiera per Valmadrera
GPX (clic dx, salva link con nome)
Il cielo minaccia pioggia, un nuvolone nero avvolge il Cornizzolo, ma è pur sempre il primo maggio e a casa non si rimane! Cercando di stare il più possibile su strada e il meno possibile in quota, con Meme abbiamo messo insieme questo percorso facile e veloce, ma allenante.
Partiamo dal centro sportivo Baselone a Civate e risaliamo la valle dell’Oro prendendo l’omonima via in salita verso sinistra. Poco meno di un chilometro di strada e troveremo sulla sinistra il sentiero n. 10 per San Pietro. Si segue questo sentiero fino alla fontanella, poi, anziché salire verso San Pietro, si svolta a sinistra proseguendo lungo la mulattiera in discesa.
Passiamo per la Località Pozzo e continuiamo a seguire il nostro facile sentiero in leggera discesa fino a Suello. Si prosegue poi in leggera salita lungo la strada asfaltata, superando Suello e arrivando a Cesana Brianza. Passiamo a destra del piccolo parco del Roccolo e da qui ricomincia lo sterrato. Sempre dritto, ora su sentiero, fino al santuario Madonna della Neve.
Senza superare il santuario, bisogna prendere il sentiero un po’ nascosto che sale verso destra, seguendo le indicazioni per il Cornizzolo. Si sale per poco lungo una strada sterrata e, al tornante, si prende il sentiero che prosegue dritto nel bosco. Basta ora continuare lungo questo sentiero fino a incrociare la strada a tornanti che da Eupilio sale verso il Cornizzolo e seguirla fino al rifugio SEC (1050 m).
Dal rifugio si continua lungo la strada in direzione del monte Rai. Sulla destra si stacca il sentierino che porta in vetta (1259 m): lo seguiamo fino a raggiungere la piccola croce e, poco più in basso, la madonnina che domina la valle immersa nella nebbia. Il monte Rai è un panettone erboso che non presenta alcun rischio, anche nelle condizioni meteo peggiori!
Dalla croce svoltiamo tutto a sinistra e scendiamo fino alla bocchetta di San Miro, alla base del Rai. Da qui si prende il sentiero in discesa verso destra, molto fangoso ma privo di altre difficoltà. Perdiamo quota fino a Cascina Rotta (1091 m) e continuiamo a scendere lungo il sentiero 1 per San Tomaso.
A un nuovo crocevia si prenderà il sentiero 5, sempre seguendo le indicazioni per San Tomaso. Una volta a San Tomaso, si continua lungo la facile mulattiera che scende verso Valmadrera.
La mulattiera ci porta alla frazione Belvedere, da dove si prende la strada in discesa fino a Valmadrera. Da qui mancano solo un paio di chilometri in piano: seguendo la traccia gpx per vicoli e stradine si arriva ben presto alla macchina.