Vertical Chiavenna – Lagunc
Vi siete mai messi alla prova su un kilometro verticale? Questo percorso, omologato Fidal e perfettamente segnato, è ideale sia come allenamento, sia per la vista fantastica che si gode da Lagunc.
Periodo: Giugno 2021
Partenza: Chiavenna – Loreto
Distanza: 6,6 km a/r (3,3 km sviluppo del vertical)
Dislivello: 1000 m
Acqua: conviene portare solo quella che serve per la salita, all’arrivo si può fare rifornimento
GPX (clic dx, salva link con nome)
Ho provato questo percorso e mi sento di consigliarlo, come allenamento o anche come gara: per gli amanti della specialità, il Kilometro Verticale Chiavenna-Lagunc è un’occasione imperdibile per confrontarsi con alcuni tra gli atleti più forti sulla scena nazionale e internazionale.
Si parte da Loreto a Chiavenna (352 m), con la possibilità di lasciare l’auto nel comodo parcheggio all’angolo tra via Quadrio e via Rezio. Dall’altra parte della strada rispetto al parcheggio si trovano subito le indicazioni per Lagunc ed è da qui che si fa partire il cronometro. Il sentiero è bollato in modo molto chiaro, tranne a Pianazzola, dove ci si può confondere: arrivando nel piccolo borgo andate a sinistra e poi a destra, sempre in salita fino alla strada; da lì in avanti i bolli ricominciano e non si può davvero sbagliare.
Da metà percorso (500 m D+) si trovano ogni 100 m di dislivello le indicazioni della quota raggiunta e del dislivello rimanente. La parte più ripida è quella centrale, mentre all’inizio e alla fine la salita dà ogni tanto un po’ di tregua con brevi tratti in piano. Il sentiero è per lo più una scalinata in pietra, dove i bastoncini sono poco utili: io non li ho portati.
Una volta a Lagunc, il sentiero prosegue in salita e bisogna aguzzare un po’ la vista per trovare il punto di arrivo, a 1352 m di altezza. In gara naturalmente vi aspetterà l’arco gonfiabile, ma se venite qui per conto vostro ricordate di non salire fino alla chiesetta: il cartello in legno che segna la fine delle vostre fatiche si trova nella parte bassa del paesino!
Solo dopo avere stoppato il cronometro si può proseguire con calma la salita per ammirare le baite e il laghetto di Lagunc dall’alto. Dal belvedere la vista si apre quasi a trecentosessanta gradi sulle cime più belle della Valtellina e della Valchiavenna, con cartelli esplicativi che vi aiuteranno a riconoscerle.
A questo punto, non vi aspetta altro che una ripida ma divertente discesa!
Zucco Sileggio veloce (11,5 km – 1100 m D+)
4 Marzo 2022 by marta • Lario Tags: corsa in montagna, era, grigne sud, lago di como, lago di lecco, mandello, percorso trail, somana, tgs, trail running, vertical, zucco sileggio • 0 Comments
Sui panoramici sentieri del TGS, con salita verticalissima allo Zucco Sileggio (1373 m) e discesa dal santuario di Santa Maria sopra Olcio.
Periodo: Febbraio 2022
Partenza: Somana (LC)
Distanza: 11,5 km
Dislivello: 1100 m
Acqua: fontana sul sentiero per Santa Maria
GPX (clic dx, salva link con nome)
Lo Zucco Sileggio (1373 m) rimane la mia cima preferita tra quelle del versante meridionale delle Grigne, soprattutto nelle belle giornate d’inverno, quando le bandierine tibetane attaccate alla croce sventolano colorate nel cielo blu, con il lago sullo sfondo.
Se gli escursionisti cercano di parcheggiare il più in alto possibile, dove cominciano i sentieri, il mio consiglio per i runner è di partire dalla stazione di Mandello, come abbiamo fatto per esempio in quest’altro giro lo scorso maggio. Domenica invece, con poco tempo a disposizione, io e Meme abbiamo pensato di farci furbi e salire a Somana in auto, con il risultato di perdere mezz’ora a cercare parcheggio: ci avremmo messo meno a fare di corsa quel paio di chilometri dalla stazione di Mandello!
Quando finalmente riusciamo a partire, decidiamo di prendere il sentiero del Viandante, che conosciamo bene per averlo percorso in lungo e in largo, in direzione Lierna. L’idea era di girare intorno allo Zucco Sileggio arrivando in vetta da nord, ma come spesso accade sul sentiero del Viandante – non importa quanto bene lo si conosca! – dopo 1 km o poco più sbagliamo strada: anziché scendere verso Lierna, continuiamo in salita, superiamo un capannone che riconosco (non perché sia la strada giusta, ma perché ho già fatto questo errore in passato, come realizzo troppo tardi) e ci troviamo su un sentiero bollato in salita che passa più in alto e parallelo al Viandante.
Dato che il sentiero è molto bello, soprattutto quando il bosco si apre con scorci spettacolari sul lago, decidiamo di perseverare nell’errore e scoprire dove ci porta. Naturalmente, da queste parti, non potevamo che incrociare in percorso permanente del TGS, il Trail delle Grigne Sud.
Ci fidiamo della segnaletica di gara, e facciamo bene! I sentieri sono ben segnati e super panoramici. Facciamo una curva a U e riprendiamo a salire verso lo Zucco Sileggio, con un breve tratto in leggera discesa dove finalmente possiamo lasciare andare le gambe. La pacchia dura poco e il sentiero torna a inerpicarsi mentre sopra di noi, fuori dal bosco, compare la croce di vetta. Ci troviamo sulla classica, verticalissima salita sul lato sud dello Zucco Sileggio. Pazienza, il versante nord lo esploreremo un’altra volta!
Terminiamo il vertical, faticoso ma veloce, e raggiungiamo la cima. Lo Zucco Sileggio è abbastanza affollato oggi, come si poteva dedurre dalla mancanza di parcheggio, ma niente a che vedere con il sovraffollamento domenicale della Valsassina. Ci prendiamo qualche minuto per ammirare il paesaggio e scattare qualche foto, in questa giornata così tersa che si distinguono benissimo le singole cime di tutto l’arco alpino.
Decidiamo di scendere dalla bocchetta di Verdascia (1243 m) e poi dal sentiero n. 17 che porta a Somana/Mandello passando dal santuario di Santa Maria sopra Olcio. Proseguiamo quindi verso nord, finalmente in discesa. Superiamo un baitello prima di arrivare alla bocchetta.
Dalla bocchetta, che dista pochissimo dalla cima dello Zucco Sileggio, abbandoniamo il percorso del TGS e prendiamo appunto il sentiero 17 in discesa verso Somana/Mandello. Il sentiero di per sé è facile, ma alcuni tratti sono coperti da un tappeto di foglie secche che ci rallenta un po’. Ben presto comunque arriviamo a una radura con delle baite, dove alcuni escursionisti stanno riposando, e proseguiamo più o meno in piano su un sentiero ora corribilissimo.
Dopo un panoramico traverso, con vista sulle Grigne e sulle aspre pareti del Sasso Cavallo, riprendiamo a scendere e arriviamo al santuario di Santa Maria sopra Olcio. Da qui una mulattiera in discesa ci riporta velocemente a Somana.